lunedì 18 dicembre 2017

Loro. Dal dottore.

Non importa quanto tempo prima arriverai, loro saranno già lì.
Piove, fa freddo, sono le cinque del pomeriggio, quasi buio: per loro è praticamente notte.
Alzo gli occhi e la vedo, lei mi guarda, sono più vicina io al cancello. Scambio di sguardi truci alla spaghetti western. Lei accelera. Ma posso mettermi a gareggiare per il posto dal dottore?

Sì chiaramente e quindi velocizzo il passo.
Io con i  Dr. Martens contro le intemperie e massa di capelli indomita raccolta dentro al cappuccio del parka, ricordo "Revenant". 
Lei con lo stile d'ordinanza:  decolleté, calze velate e capelli con la messa in piega color mostarda
Entro prima di lei.
Sì, lo so... ma lei avrebbe fatto lo stesso se solo io avessi avuto uno scrupolo di coscienza. Basta giusto un piccolo cedimento, loro lo avvertono.
 Quando apro la porta dello studio

mercoledì 13 dicembre 2017

C'è di peggio

Ho rimaneggiato un po' "C'è di peggio", il mio primo romanzo, scritto in un momento di rabbia e agitazione... dopo un periodaccio, dopo la laurea, dopo un lavoro che odiavo e che non mi faceva respirare. Quando tutto sembrava andare male che "peggio di così"...
La laurea non mi aveva aperto nessun portone, nemmeno un cancello per dire. Mi capitò solo qualche stage retribuito pochissimo, dove ero sfruttata tantissimo. Poi il classico lavoro di merda stile generazione mille euro. E quando tutto va a rotoli, il resto può solo peggiorare. Ero incazzata con tutti, con il mondo e con me stessa perché non riuscivo a reagire.
Finalmente la crisi si accorse di me e affilò la sua mannaia: tutti a casa dopo 2 anni e mezzo. Manco il panettone a Natale, perché avremmo lavorato fino al 20 dicembre, e ormai... 
Quell'anno Babbo Natale arrivò in anticipo: contratto non rinnovato! Forse non avrei mai avuto il coraggio di licenziarmi. Di sti tempi chi molla il lavoro se non ci sono alternative?
Tornai a respirare. Cosa mi sarebbe piaciuto fare? Non lo sapevo più.
Iniziai a scrivere,  chissà poi perché.

La trama ristretta di "C'è di peggio" è più o meno questa: 

Vito e Violetta sono legati da una profonda amicizia, studiano entrambi filosofia e sono un po' cinici perché immersi in una società che non sembra dargli futuro. I due amici, alle prese con avventure che di amore romantico hanno ben poco, incontreranno una fanciulla musulmana finita nei guai per colpa di una tradizione che le sta un po' stretta. Un pomeriggio d'estate le loro sorti cambieranno...


Se vi va di leggere l'anteprima dopo tutto sto discorsone ecco qui:

https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/77883/c-di-peggio-2/?refresh_ce


Ciao ciao, 

Barbara

venerdì 10 novembre 2017

Le faremo sapere (Colloqui&Disagi vari)

Questa volta sarò brevissima, non sono mai stata ad Hollywood e non sono mai stalta molestata da Weinstein, anche perché come attrice sareli stata unlp))p canyylle. Credo di essere più brava a cucinare e lui ho dettopp tgutto. Per dire, il mio piatto forte è il toast col prosciutto cotto, se non si brucia. Questa breve introduzione per riportare la mia piccola esperienza sul "mondo del colloquio e del disagio". Le donne non sono tutte puttane e i maschi non sono tutti approfittatori e maiali, chiaramente. 
A me è successo più o meno tre, quattro volte di provare disagio durante un colloquio. Niente di troppo esplicito, ma non essendo ancora del tutto rincoglionita credo di percepire dal tono di voce o dall'espressione se l'incontro di lavoro prende una piega con qualche sfumatura di grigio di troppo.

lunedì 16 ottobre 2017

Amiche&appunti scarabocchiati

Il 30 luglio (2017), una calda domenica sera,  io e la mia amica Laura (Radio 24) abbiamo raccontato  Le bugie dei bravi ragazzi a Due Carrare (Padova)all'Art&Music Festival.

Abbiamo svelato qualche segreto sul romanzo, risposto a domande e condiviso riflessioni ed emozioni.
 
Eravamo emozionate perchè siamo amiche da sempre ed era dai tempi dell'università che non realizzavamo qualcosa di nostro, solo nostro.
Quando le proposi la serata mi disse subito:

venerdì 13 ottobre 2017

Blade Runner 2049 visto da una femmina

Sono stata al cinema a vedere Blade Runner 2049, in verità non sono una fanatica della fantascienza su pellicola o su carta stampata, ma il fatto che ci fosse Ryan Gosling come protagonista mi ha dato la spinta giusta per andare a vedere il film. Devo dire che secondo me Ryan in fatto di film ultimamente fa scelte oculate, quindi mi va quasi sempre bene. Poi il biglietto costava 4 euro... ancora meglio.

Credo di aver capito il film nonostante il genere, ma non farò SPOILER*.
Vorrei tanto scrivere una cosa riguardo a Drive e The Place Beyond the Pines (ovvero Come un tuono, titolo in italiano..), ma so già che poi non riuscirei a tenere per me una considerazione quindi non dirò niente a riguardo. 
Questa è in breve la trama, ci provo e ammetto di averne lette tre prima di scriverla per non fornire troppi dettagli rivelatori:
Nel 2049 i vecchi replicanti, ormai estinti e fuori legge, sono rimpiazzati da una nuova generazione di androidi. ** E fin qua tutto ok, si capisce.

martedì 12 settembre 2017

Paranoie in volo: e se il vicino di posto....

Allacciata la cintura, pronta al decollo e nel terzo sedile, quello vicino al finestrino ancora non si è seduto nessuno. Mancava relativamente poco alla partenza quindi, forse, non avrei avuto uno sconosciuto vicino a me per le due ore e mezza di volo. Seh.
E' proprio quando si formulano certi pensieri che avviene l'esatto contrario.
Tipo: oggi il prof. non interroga; mi sento che trovo parcheggio; il bus dovrebbe arrivare tra due minuti; magari il ciclo mi viene prima di partire. Seh. Il ciclo ti troverà sempre, ovunque tu decida si andare. Si sincronizzerà con le ferie,

sabato 29 luglio 2017

Teaser - Le bugie dei bravi ragazzi


Habemus Teaser!


Domenica sera, 30/07/'17 
dalle ore 21 circa:
io e la mia amica Laura (Radio 24) racconteremo Le bugie dei bravi ragazzi.

A Due Carrare - Padova
all'Art&Music Festival.





Grazie a Laura Faggin, amica di sempre e voce narrante.
A Miriam Lucchetti e a Silvio Lorenzi per aver prestato le voci ai personaggi del romanzo che ascolterete domenica sera.
Grazie a Paolo Corleoni - Sound Design e a Marco Lombardo.
Praticamente grazie a mezza Radio 24,
Vi adoro a distanza.
E pure a Matteo che mi ha aiutato con sto video.
 
Direi dalle 21.00 in poi, così prima riusciamo anche a bere un  po' Spritz e Birre...!

lunedì 17 luglio 2017

30/07/2017 Presentazione del romanzo "Le bugie dei bravi ragazzi"

SAVE THE DATE:
 

Io e Laura Faggin, tra le altre cose Producer a Radio 24, il 30 luglio (2017) presenteremo il romanzo Le bugie dei bravi ragazzi a Due Carrare, e promettiamo di essere più sobrie di così.
L'immagine può contenere: 2 persone, notte, occhiali e primo piano
Se vi va,
se avete letto il libro, 
se siete blogger,
se siete lettori,
se siete curiosi,
se non sapete
che fare, se siete in vacanza, se vorrete farci domande...
saremo lì!
Poi per l'orario e il luogo preciso vi farò sapere.

Laura oltre ad essere una mia grande amica, bella e brava, è una producer a Radio 24. 
Audiogrammi, "il cinema alla radio", è un programma che racconta le storie e le avventure dei personaggi di film italiani e stranieri, con un adattamento radiofonico che unisce voci narranti a dialoghi estratti dal film stesso. Un racconto nel racconto dove i suoni,le ambientazioni,le musiche e le voci prendono il posto delle immagini.

giovedì 6 luglio 2017

Scottish breakfast Vs Paranoid Italian Girl

Nonostante abbia passato l'adolescenza da un po' ho ancora in me il retaggio culturale ereditato durante gli anni dell'asilo: si doveva finire tutto il cibo che c'era nel piatto, non c'era via di scampo. Non c'erano alternative. Ma siamo in Italia, fatta la legge, trovato l'inganno. Anche a 4 o 5 anni se occorre e alla scuola materna occorreva.
Traditional Scottish Breakfast
Se l'uovo proprio non andava giù, se la carne non scendeva, se la frutta era un castigo, le soluzioni potevano essere: gettare sotto al tavolo il vitto e calciarlo verso un altro bambino, mettere in tasca del grembiule il cibo masticato e portarlo a casa, o nascondere le prove in giardino, avendo tenuto in bocca il boccone incriminato per un bel po'. Chiaramente bisognava agire di nascosto.
Che c'entra questo con la Scozia
C'entra perchè la tipica colazione scozzese è molto abbondante e

mercoledì 7 giugno 2017

Posta precaria: Lavorare con stanchezza

Si svegliò stanca anche quel giovedì mattina, gli occhi gonfi, la testa pesante, le gambe che si trascinavano da sole verso la cucina, per inerzia, per abitudine, un'abitudine che cercava di sopportare, da circa due anni.
Erano le 6.45, di mattina. Alzò la persiana, molto lentamente, aprì la finestra e inspirò aria fresca, aria nuova.
Doveva decidersi a comprare un pigiama nuovo, ormai l'elastico non teneva più e i fiorellini viola su sfondo azzurro erano crepati e sbiaditi.
Doveva trovare il tempo di depilarsi, non aveva mai avuto dei peli così lunghi sulle gambe. Ad un occhio esperto (di donna) di sicuro non erano sfuggiti sotto le calze color carne. Quei fili neri, scuri, lunghi, quanto? Un centimentro? Forse anche uno e mezzo.
Ne prese uno tra le dita e tentò di strapparlo. Al secondo tentativo ci riuscì.

mercoledì 3 maggio 2017

Posta Precaria: Il Custode del cimitero

Cosa c'è di sicuro a sto mondo? Più di San Remo, più dei selfie di Belen, più di "Una poltrona per due" sotto Natale, più degli sconti sui divani che devono terminare e invece non finiscono mai?
Ecco: La muerte, 'A Livella
(Tiè)
Nonostate sia la questione più a tempo indeterminato che mi venga in mente la cosiddetta crisi ha livellato pure i custodi del cimitero.
Un ragazzo, T., mi ha raccontato la sua esperienza precaria: "Non è che il mio obiettivo è sempre stato quello di fare il custode dei cimiteri, però il Comune cercava queste figure per un progetto dedicato ai disoccupati da anni e io lo ero, e anzi lo sono di nuovo se per caso qualcuno legge.."
"Ah beh, caschi bene qui. Scrivetemi se avete un lavoro per T... E se avete un contratto serio con una casa editrice per me"
Ammetto che mi sono venute in mente un sacco di sciocche paranoie legate a questo importante mestiere (Zombie, poltergeist, spiriti molesti, rumori sinistri)

giovedì 20 aprile 2017

Uomini che aspettano le donne (fuori dai negozi)

Li riconosci perché sono fuori dai negozi, soli o in gruppetto, con il passeggino o con il telefono in mano.
Con il passeggino e con il telefono in mano, o parcheggiati lì con buste e borse. Appoggiati alle colonne o in piedi come le Guardie Svizzere, se piove o se c'è il sole... aspettano. 
Con lo sguardo vacuo, interrotto solo da un guizzo, da un brillio quando sfilano davanti ai loro occhi giovani e belle ragazze, schivandoli, magari nemmeno accorgendosi di loro. Ma almeno l'attesa sarà meno noiosa e infruttuosa se buttano l'occhio. 
Uomini che aspettano le donne fuori dai negozi.

giovedì 13 aprile 2017

Link romanzi


Link  dove è possibile trovare i romanzi nella versione cartacea, nella versione digitale o dove semplicemente leggere l'anteprima:



Erbe Matte: Lafeltrinelli.it , ibs.it ,amazonilmiolibro























Le bugie dei bravi ragazzi nel sito 
LaFeltrinelli 
Alla Feltrinelli si può anche ordinare e ritirare senza pagare le spese di spedizione.


Le bugie dei bravi ragazzi su Amazon 

Le bugie dei bravi ragazzi nel sito ibs

Anteprima Le bugie dei bravi ragazzi, più o meno 40 pagine ed ebook







 

C'è di peggio nel sito  LaFeltrinelli.
Alla Feltrinelli si può anche ordinare e ritirare senza pagare le spese di spedizione.

C'è di peggio nel sito IBS.it 

C'è di peggio su  Amazon

Anteprima c'è di peggio, circa 50 pagine... e romanzo


Ebook c'è di peggio:  


Erbe Matte nel sito Lafeltrinelli.itibs.itLibraccio.itilmiolibro.it (con anteprima)



Per info: barbara.raymondi78@gmail.com





 

giovedì 30 marzo 2017

Who let the dogsitter out - Posta precaria

C. 23 anni, studentessa universitaria e amante degli animali offresi come dog sitter. All'indirizzo di posta elettronica le sono arrivate alcune proposte riguardanti incontri particolari dove le passeggiate con i cani c'entravano poco e un'effettiva proposta da parte di Simba*, un barboncino bianco di quattro anni e con tanta voglia di uscire. Più o meno si trattava di restare un'ora in passeggiata e possibilmente vicino al parco sotto casa, sarebbe stato il caso però di non fare incontrare troppo focosamente Simba con gli altri cagnolini. La signora tutto sommato sembrava tranquilla, solo non aveva troppa voglia di uscire col cagnetto che era sempre agitato. 6 euro all'ora, guinzaglio e sacchettini in dotazione.

mercoledì 15 marzo 2017

Posta precaria - Se ti sposi, ti livello

Nuova "letterina" arrivata da una giovane donna, la chiameremo S. S. lavora circa da 2 anni in un ufficio, conctat center anzi, più o meno sono in quindici persone, c'è chi va, c'è chi resta. Si trova bene tutto sommato, anche se non smette di cercare concretamente o idealmente altri lavori: è precaria, ogni 4 mesi circa le rinnovano il contratto, finora le è andata bene.
C'è un ma come nella migliore delle tradizioni.
S. è fidanzata da quattro anni e il giovanotto in questione, durante un pranzetto preparato da lui, le fa trovare l'anello dei suoi sogni all'interno di una capasanta vuota, ma lavata col sapone, ci tiene a precisare. Non è quello il ma incriminato.

martedì 7 marzo 2017

Nostalgia Canaglia. Trainspotting 2

Quando nel lontano 1996 vidi al cinema Trainspotting, in una sala mezza vuota e un po' sfigata, lontana anni luce dal concetto moderno di multisala multifunzionale, mi si aprì un mondo.  Il mio mondo, una differente visione della solita e concreta realtà che non riusciva a convincermi.
Che non era sfondarsi di eroina o di droghe varie!, ma un nuovo modo di descrivere sensazioni, lontano quindi dal classico borghese ideale della società  impostata.
 Restai in apnea per un'ora e mezza: esisteva dunque un'alternativa al modello che credevo di dover subire fin dai tempi della scuola dell'obbligo. Fosse anche solo guardare film alternativi o leggere libri differenti da quelli imposti dai professori in cattedra.
Sembra banale, ma all'epoca e a quell'età, era (molto) più complicato.
Cesura col passato.
Amai quel film, il mio (anti)eroe preferito divenne chiaramente Mark Renton. Così lontano dai soliti Maverick, così diverso dai bravi e noiosi ragazzini.
Dopo 20 anni esce Trainspotting 2.

venerdì 3 marzo 2017

Posta Precaria

Il romanzo Le bugie dei bravi ragazzi tratta un tema attuale, sempre più minaccioso e avvilente: il precariato e tutto ciò che di angoscioso e più o meno tragico ne può derivare.
Alcuni ragazzi mi hanno scritto per raccontarmi le loro esperienze: non possono permettersi un affitto, un mutuo o una semplice vacanza, che sembra un aspetto superficiale, frivolo, invece deve essere un diritto aspirare almeno a qualche momento di felicità.
 Si tende a sopravvivere, a portare a casa la giornata mi accorgo che il cerchio si allarga sempre più.
 Di mio tendo a sdrammatizzare, io stessa sono una precaria impenitente, l'ironia seppur amara sembra avere un qualche effetto placebo.
Galleggiamo nell'attesa di...
Ma nel frattempo: 

mercoledì 1 marzo 2017

Posta Precaria part.2

Ci risiamo, laurea e master, ma la domanda che il ragazzo si sente fare è: Sa guidare lo scooter?  
Eterno dilemma:  accettare quello che capita o aspettare la grande occasione? Scegliere il lavoro per cui si è studiato o iniziare a guadagnare qualcosa? Si parte del basso, hanno risposto.  Ma in genere... quanto dura la gavetta di sti tempi?
A proposito di gavetta mi ha scritto una ragazza per raccontarmi di uno stage organizzato da un'agenzia interinale, dalla regione, dall'europa o dal mondo, che avrebbe dovuto consegnarle "il badge"  per accedere al fatato mondo del lavoro.
Magro rimborso spese per la benzina, ma il pieno di aspettavive...
Società del NordEst, ricco proprietario spesso assente per partite di squash, tennis, golf o weekend lunghi. Spin off dell'azienda del padre.

martedì 21 febbraio 2017

Galleggiamo nell'attesa di... La posta dei Precari

Il romanzo Le bugie dei bravi ragazzi tratta un tema attuale, sempre più minaccioso e avvilente: il precariato e tutto ciò che di angoscioso e più o meno tragico ne può derivare.
Alcuni ragazzi mi hanno scritto per raccontarmi le loro esperienze: non possono permettersi un affitto, un mutuo o una semplice vacanza, che sembra un aspetto superficiale, frivolo, invece deve essere un diritto aspirare almeno a qualche momento di felicità.
 Si tende a sopravvivere, a portare a casa la giornata mi accorgo che il cerchio si allarga sempre più.
 Di mio tendo a sdrammatizzare, io stessa sono una precaria impenitente, l'ironia seppur amara sembra avere un qualche effetto placebo.
Galleggiamo nell'attesa di...

Ma nel frattempo:  
C'è chi a 40 anni suonati è costretto a subire umiliazioni, angherie e minacce di licenziamento. 
"Licenziamento? Ma se non sono nemmeno in regola?"
"Sì, ma ho la fila: ci sono 200 ragazzi che sbavano e aspettano solo di prendere il tuo posto. In fondo che fai? Tutti possono fare quello che fai te"
Uno o due voucher per dare una parvenza di legalità e poi lavoro in nero, di notte, a 7 euro l'ora.
"E lui ne fa di soldi, lo vedo. A me invece ne toglie di soldi, minimo un'ora a settimana. E mi dice di non stare fermo, di muovermi sempre anche se in quel momento non c'è molto da fare".
"Ti chiamo mezz'ora prima se non devi venire, tanto che cazzo devi fare?"
 Che si può fare in questi casi? Si accetta l'umiliazione per portarsi a casa qualche euro finché non si trova altro? Si fa finta di non sentire? 
"O lo  mando a fanc.lo? Ho più di 40 anni, non ne ho 15. Che faresti te? A volte non ce la faccio, mi sale un nervoso, ma non voglio rispondere sennò..."

In un altro momento storico nel quale non si sia quasi obbligati ad accettare sadici soprusi e cattiverie gratuite, o tutti i lavori che capitano, personalmente io gli avrei tirato dietro qualsiasi parolaccia mi fosse passata per la testa, senza filtri, ma se uno ha bisogno... Non lo so.


Una ragazza di 26 anni, abbastanza fresca di laurea, trova uno stage in un ufficio stampa: 250 ricchi euro al mese e 9 ore di lavoro. La responsabile spesso è assente e le mansioni sono dettate al telefono. 
"Ma io la prima settimana non lo sapevo dov'erano i fascicoli, non sapevo dove si trovavano le cartelle, i file salvati. Alcuni mumeri di telefono e mail erano sbagliate, come potevo fare? Mi dovevo inventare i numeri? Le lettere degli indirizzi?
Ma la cosa peggiore era che dovevo andare a farle la spesa, portare giù  il cane a fare la pipì e quando la faceva in ufficio dovevo asciugare io la pozza, perché sto imbecille di cane quando si emozionava la faceva ovunque. E si emozionava tre, quattro volte al giorno: quando suonavano il campanello, quando suonava il telefono, quando entrava qualcuno.
La responsabile mi chiamava anche alle 11 di sera per sapere se avevo telefonato a quella tizia o per chiedermi di passare al supermercato a comprare le scatolette per il cane, possibilmente prima di arrivare in ufficio. Ho studiato per quello? Per comprare crocchette di pollo con mais da agricoltura biologica? Costa più di quello che mangio io. Ma non è per il cane... Sono arrivata a odiare tutti lì, cane compreso. E poi dovevo fare la lecchina con le sue clienti, tutte false. Una volta ho dovuto portare giù due cani. Era così arrogante la titolare, ricca e viziata, lavorava per gioco, per sfizio, per sentirsi importante. Non era nemmeno laureata, ma si firmava con "dottoressa". E con me era sempre arrogante, ma in modo sottile, una gentilezza falsa. Mio padre mi ha chiesto di stare a casa, ero esausta, sfibrata, esaurita, ma lui è ancorato a un'epoca dove la dignità aveva ancora un senso.
Mancavano 10 giorni a fine mese quando le ho detto che avevo trovato un altro lavoro, me li ha tolti dallo "stipendio".
E ovviamente niente TFR...

La costante sembra l'umiliazione, il sopruso. Chi è avvantaggiato e chi viene sfruttato. Chi può permettersi di mandare a fanc.lo e chi invece è costretto a subire.


Barbara

p.s. Se vi va raccontatemi le vostre esperienze a:
     barbara.raymondi78@gmail.com
 

giovedì 26 gennaio 2017

PigiamaParty (purè e casatella)

C'era un tempo lontano in cui imperversava un certo tipo di pigiama e tutti, grandi e piccini ne avevano uno. Parlo nello specifico dei maschi. All'epoca andavano tanto, questi pigiami, sopravvivendo alle mode e al passare del tempo. Se ne vedono ancora in giro, meno per carità, ma ogni tanto appaiono. Hanno superato indenni i decenni, lì dove non sono resistite le cotonature, la lacca esagerata, le spalline, i trucchi fluorescenti e gli smalti perlati. Vigeva un gusto o un retrogusto relativo all'abbigliamento notturno  (e qualcuno ancora ce l'ha)  mesto, serioso, posato, compunto.  Tristolini, seri indubbiamente,  in tinta unita o con fantasie geometriche rigorose e spesso in tinta pastello che ricorda le degenze in ospedale, più o meno lunghe. Il celeste e il beige andavano per la maggiore. Il blu sarebbe stato un traguardo ammirevole nonostante tutto.
Messaggio subliminale
2017.  I maschi si sono evoluti, qualcuno più qualcuno meno. Ma un pigiama brutto, uno almeno, magari in fondo al cassetto, magari a casa dei genitori ce l'hanno. Se lo portano dietro dagli anni bui,