🌈Qualche anno fa...

♠️Qualche anno fa scrissi C'è di peggio, il romanzo racconta di due amici, due studenti universitari, smarriti e con poca fiducia nel futuro. Il protagonista non riesce a confessare la verità alla madre, e i segreti sono 2: studia Filosofia, e non ingegneria come crede la mamma, ed è gay.

Per la madre essere gay equivale ad avere una malattia. 

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Sono passati alcuni anni, ma la questione non è cambiata affatto, anzi, con i social tanta libertà di espressione equivale a ricevere altrettanti insulti e giudizi non richiesti. La sensazione di smarrimento e di sfiducia si respira ancora.

La libertà dovrebbe essere una cosa semplice, come l'amore.

Essere se stessi è una delle cose più difficili da sostenere.

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🌈“Io non starò mai con una donna, io sono un po' gay”. Quel -un po'- doveva servire ad addolcire la rivelazione.

“No, non mio figlio. Non puoi essere uno di quelli lì, è impossibile”

“Credo di essere proprio uno di quelli lì, mamma. Non ci puoi fare niente, non c'è una medicina per farmi guarire”

“Sei ammalato, o sei solo confuso” disse la madre aggrappandosi all'aria. Fissava le mattonelle della cucina, immobile, anestetizzata, se le avessero tagliato un braccio non avrebbe sentito nulla. Se invece di dirle che era gay, le avessero rivelato che non era suo figlio biologico, che c'era stato uno scambio nella culla, sarebbe stata più contenta, a dir poco sollevata.

"Non è colpa di nessuno” continuò Vito.

“Ma come è successo? Ti ho mandato a scuola, hai vissuto con me in un ambiente sano, c'è l'immagine di Padre Pio portata da San Giovanni Rotondo, c'è pure la Madonna di Medjugorje appesa sopra al mio letto. Non capisco, perché a me? Non è possibile".

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