🎪Quando il Circo Lumen tornava in Veneto con la sua carovana, Mauro
faceva capolino con il suo Limone Giallo. Il primo anno si era presentato al Direttore del Circo Lumen chiedendo il permesso di sostare lì durante gli spettacoli e di vendere qualche birra, in cambio li avrebbe aiutati con la manutenzione, non si sarebbe mai tirato indietro. «Non c'è problema» gli rispose il Direttore «vieni pure con il tuo trabiccolo, vendi le tue birre, ma non vendere droga. Non voglio
problemi o la Polizia qui. Vendi droga? Non voglio droga nel mio Circo, di nessun tipo, chiaro?» lo squadrò. «Niente droga» aveva dato la sua parola Mauro, portandosi la mano destra sul petto. «Niente droga e niente armi» gli puntò il dito contro. «Neanche armi, ma non sono Pablo Escobar, eh».
Il fatto che un grosso limone di plastica con le ruote potesse fungere da spaccio di armi e droga era un'ipotesi talmente surreale che magari avrebbe perfino potuto funzionare come business. «Un'ultima cosa, non vendere nemmeno lo zucchero filato. Se la macchina gira e non si inceppa ci pensa la moglie di mio figlio a venderlo» «Niente droga, armi e zucchero filato, promesso. Grazie Direttore» «E popcorn» «E popcorn, certo. Volevo anche dirle che tecnicamente non ho ancora la licenza per il Limone. E non so se in futuro ce l'avrò, per essere chiari e onesti». Il padrone del Circo gli sorrise strizzandogli l'occhio, solo a quel punto gli strinse la mano: «E quell'anatra non fa davvero le uova d'oro, ma basta non dirlo a nessuno. Se ci sono problemi vieni da me».
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📚 Romanzo: ERBE MATTE
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