lunedì 19 dicembre 2016

I Biciclettari - Hai voluto la bicicletta...?

Quando sono uscita stamattina sembrava di stare nel film Vanilla Sky per quanto era stranamente deserta la strada. A parte il fatto che non abito a New York, che non sono Tom Cruise (per fortuna, sennò dovrei credere in Xenu*; già è difficile credere nel Dio del catechismo, figurarsi imbarcarsi nelle cronache di un governatore alieno) e che non ho la Ferrari.
Strada deserta, non proprio vicino a casa
Ho una bicicletta col cestino, non di ultima generazione, per capirci non quelle in carbonio o con resine caricate con nanoparticelle (non so cosa sto scrivendo)
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l'ho colorata io per dissuadere i voraci ladri di bici tipici della zona.  Qui le biciclette vanno via come il pane, le rubano quasi in corsa, appena le appoggi, legate, slegate. Fregano i campanelli, i pedali, il sellino, le ruote e le lucette. Se poi decidi che sei affezionato al mezzo e te la vuoi ricomprare c'è il mercato della bici rubata ai Giardini, una volta quando passavi di lì ti chiedevano se volevi fumo o altra roba, adesso ti propongono l'acquisto del velocipide (oltre al fumo, bamba e bla bla bla). Manco al Gran Bazar di Istanbul c'è tutta sta varie. Se poi per caso passeggiando la si ritrova invece legata ad un palo con un lucchetto che non è il vostro è consigliato anche farsi giustizia da soli e riprendersi la bicicletta in questione. Mica si potranno risentire più di tanto..
 
Vado in bici, ma non sono una ciclista e se posso evitare di andarci tanto meglio, anche perché con le temperature glaciali di questi giorni mi devo vestire come una musulmana praticante e molto convinta, anche di più.
Nebbione tipico..
Quindi il più delle volte giro in bicicletta perché per andare dove devo andare c'è sempre traffico, un'infinità di coda e zero parcheggio: lo trovano sempre gli altri prima di me.
Non sono una ciclista seria nel senso che non indosso caschetto, gli occhiali da sole tecnici e gli aggeggi moderni che misurano le pulsazioni e il colesterolo,  ma qualche volta visti i miei ritardi riesco a superare pure i corridori per strada.
La vita dei biciclettari è dura, bisogna lottare contro le intemperie, il caldo, il freddo, la pioggia, la nebbia e la neve.
Se piove devo vestirmi come Steve Zissou, se si gela mi devo addobbare come Di Caprio in Revenant. Io ovviamente non ho nulla di troppo adeguato per la pioggia e non ci faccio una bella figura per strada, non sono propriamente la Chiara Ferragni della bicicletta. Se quel giorno indosso pure gli occhiali da vista la mia visibilità si riduce di molto.
Le macchine tendono a mal sopportare i biciclettari o a dimenticarseli proprio. Stringono in corsa verso il marciapide senza un motivo apparente, parcheggiano sulle piste ciclabili senza pensarci (credo) e quando arriva un'ambulanza, accostando per salvarne uno, ne buttano giù tre.
E poi l'annosa questione: superare il bus fermo alla fermata o farsi in tutta tranquilli l'aerosol di GPL? Si può rischiare la volata? Quasi sempre riparte quando sono a metà corriera.
Messaggio subliminale Natalizio
C'è chi mi dice: beata che vai in bici, così fai movimento, bruci calorie, ma dopo la pedalata mi viene più fame di prima. 
Dice: ma così aiuti la causa ecologica. Per gli altri, perché tutto lo smog me lo respiro io.
Dice: ti rassodi.... Seh.
I biciclettari non sono solo delle povere vittime, spesso si passa col rosso, si corre sui marciapiedi, si gira senza lucette, si litiga con i pedoni, si guida con tre - quattro spritz in corpo... Ammetto le nostre colpe: ma ricordate che se trovate un parcheggio in città è anche grazie al fatto che non sono uscita in macchina. 
Prego.
 
Barbara


* Nella dottrina di Scientology Xenu secondo quanto scrisse Ron Hubbard, il fondatore stesso della dottrina di Scientology, era il feroce governatore supremo della Confederazione Galattica (fondata 95 milioni di anni fa)che, circa 75 milioni di anni fa, si rese autore di un genocidio galattico portando sulla Terra diverse centinaia di miliardi di alieni. Lo dice Wikipedia, non sono un'esperta di Scientology.

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