mercoledì 23 febbraio 2022

Un racconto sulle "Erbe Matte"...


🌱Un racconto sulle "Erbe Matte" del Circo Lumen finirà nella raccolta di racconti che sto finendo di rileggere... Perché le erbacce alla fine spuntano sempre, nonostante tutto 🤟 😘
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🎪"Il Circo  era l'eccezione che confermava la regolarità delle vite ordinarie, 
era la straordinarietà che spezzava i ritmi scanditi. Una pausa rassicurante dal presente accelerato. 
Forse era per quella ragione che le persone amavano la prospettiva vintage del circo Lumen, era confortante staccarsi dal presente e tornare per qualche istante al garbo del passato. Quando le emozioni e lo stupore esplodevano puri. Se da un cilindro poteva uscire un mazzo di fiori colorati o un grosso coniglio bianco allora forse, per qualche istante, tutto sarebbe stato davvero possibile. "

📸 Instagram: barbara.raymondi

giovedì 17 febbraio 2022

...Come lo sai che sono matta?

😼"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice.
"Be', non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta."
"Come lo sai che sono matta?" disse Alice.
"Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui."

✒️Lewis Carroll
📚Alice nel paese delle meraviglie 

📸 Instagram: barbara.raymondi

giovedì 10 febbraio 2022

Anche più dell'affinità delle loro anime...

🍃“Anche più dell'affinità delle loro anime, li univa l'abisso che li divideva dal resto del mondo.”
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📚 Il dottor Živago è un romanzo di Boris Leonidovič Pasternak. Il libro viene pubblicato in anteprima mondiale in Italia nel 1957 dalla Feltrinelli...
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Titolo originale: Doktor Živago
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👨‍⚕️🩺Il dottor Živago è sposato con Tonia, tra l'altro sua cugina, ma viene travolto dalla passione per la crocerossina Lara, che ha pure una figlia. Nel frattempo la moglie è di nuovo incinta... mentre sullo sfondo ci sono guerra, rivoluzione d'ottobre... incontri, separazioni, tragedie... Consigliato!



📸 Instagram: barbara.raymondi

mercoledì 9 febbraio 2022

Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate...

 

Il fidanzatino dell'epoca mi regalò “Sostiene Pereira” di Tabucchi mentre ci trovavamo in volo per Lisbona, sottolineando che era una lettura in tema con la città. Guardavo con sospetto quel libro: ne aveva parlato anche un ragazzo che frequentava lo stesso mio corso all'università, mi stava antipatico. Uno di quei ragazzi un po' superbi, di quelli che pontificano... e gli altri studenti lo ascoltavano quasi rapiti quando recensiva qualche lettura.

Iniziai a leggere “Sostiene Pereira” già in aereo, io ho paura di volare, ma le prime pagine mi fecero dimenticare di essere in volo.

Quando atterrai a Lisbona misi il libro dentro alla borsa e lo portai in giro con me, fui subito accecata dalla luce della città, dove ancora vibra un passato di grande splendore, e avvolta dall'aria che sa di oceano. Avevo una gran voglia di scoprire i quartieri, gli odori e i volti della città. E come descrive Tabucchi passeggiare per Lisbona diventa un susseguirsi di stradine, di giardini, di palazzi dall'aria elegante e allo stesso tempo decadente, fino a raggiungere il fiume Tago. Inseguiti dai tram che passano e che salgono fino al castello, proprio vicino all'abitazione di Pereira.

Il giornalista Pereira, cardiopatico e in sovrappeso, si occupa della pagina culturale del Lisboa, trascinando la sua vita tra il giornale e casa sua, fermandosi di frequente al Café Orquidea dove ordina limonate zuccherate e omelette alle erbe aromatiche.

Probabilmente uno dei tram descritti nel romanzo era il numero 28, da cui il protagonista del romanzo vedeva “sfilare lentamente la sua Lisbona... l'Avenida de Libertade, coi suoi bei palazzi, e poi la Praça do Rossio di stile inglese..."

Sono salita un po' di volte sul numero 28, mi sedevo lì e osservavo la città calda e lenta mostrarmi le vite che mi scorrevano davanti, come in un romanzo. Chissà come sarebbe stata diversa la mia vita se mi fossi fermata a vivere a Lisbona.

E' difficile avere una convinzione precisa quando si parla delle ragioni del cuore”

Sulla copertina del libro è riportata la foto del Café A Brasileira, il caffè più antico della città, si trova nello quartiere dello Chiado.

Al bancone ordinai un caffè e un pastel de nata, avvolta dall'eleganza e dalla tradizione della caffetteria, che fu meta di numerosi intellettuali, tra cui Fernando Pessoa. Famosa è anche la sua statua posta nel 1988 proprio davanti al locale.

Poi ne mangiai tantissimi di pasteis de nata, attirata dalle pasticcerie in un susseguirsi di profumi, di odori, di sensazioni e sempre con il libro in borsa.

Ho amato leggere “Sostiene Pereira” e per me resterà indelebile il legame del romanzo con il mio viaggio a Lisbona. Terminai di leggere le ultime pagine del libro in aereo, durante il viaggio di ritorno...

Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava.


📸 Instagram: barbara.raymondi


sabato 5 febbraio 2022

Che noia essere tutte Barbie...

⭐Che noia essere tutte Barbie, quando ci sono Pollon, Arale, La Stella della Senna, Creamy, Lamù...
(forse sono esempi un po' vintage...😅)
Da bambina volevo assomigliare alla Barbie, ne avevo tantissime, tutte bionde, magre, alte, con gli occhi azzurri, perfette. In effetti io sono l'antitesi 😂 Comunque poi ho scoperto che Pollon e Arale erano molto più divertenti e mai noiose. E la Stella della Senna era così figa e coraggiosa... 

🧦“Un calzino, messo nel cassetto, cercherà quasi sempre di far coppia con un calzino diverso.” Stefano Benni
... sennò sai che noia😉

📸 Instagram: barbara.raymondi

giovedì 3 febbraio 2022

Nessun ragazzo le aveva mai regalato dei...

📚"Nessun ragazzo le aveva mai regalato dei fiori, nessuno. Eppure a lei piacevano. Certo non era la prima cosa che diceva quando usciva con qualcuno. Non esordiva con: mi piacciono i fiori. E perché mai avrebbe dovuto dirlo, così a caso, nel mezzo di un discorso qualsiasi.
Forse semplicemente non sembrava il tipo di ragazza a cui piacciono i fiori".

📚 Romanzo: Le bugie dei bravi ragazzi 

⭐Qui: LaFeltrinelli.it, ibs.it, Amazon, ilmiolibro.it...

🍿Leggi l'anteprima nel sito: ilmiolibro.it

🍀Grazie a chi l'ha letto e a chi lo sta leggendo😘

📸 Instagram: barbara.raymondi 

#readdifferent

Non siamo più...


🍿 Il titolo del romanzo di M. Thomas (Non siamo più noi stessi) che ho comprato l'altro giorno, prende spunto da una frase del “Re Lear” di Shakespeare: 
“…non siamo più noi stessi allorché la natura, oppressa, impone all’animo di soffrire col corpo”.
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🍃Molto attuale, no?


📸 Instagram: barbara.raymondi