Che con queste MilleLire, ai miei tempi, compravo il CornettoAlgida!
Momento nostalgico&vintage😊
giovedì 26 luglio 2018
martedì 24 luglio 2018
Vito e Violetta
♠Vito, Violetta tra amicizia, paranoie, esami all'università, troppe sigarette, tante birre, storie d'amore o quasi che non decollano o partono male...
Sono bravissimi a finire nei guai... e questa volta per aiutare Halima, una ragazza musulmana che mal sopporta una tradizione che ormai le sta stretta...lei è cresciuta in Italia.
Violetta e Vito non hanno nulla da perdere e niente da fare...quindi decideranno di salvare lei e magari se stessi...
.
Romanzo: C’è di peggio. Per i link vari: "reparto" Romanzi... :)
Sono bravissimi a finire nei guai... e questa volta per aiutare Halima, una ragazza musulmana che mal sopporta una tradizione che ormai le sta stretta...lei è cresciuta in Italia.
Violetta e Vito non hanno nulla da perdere e niente da fare...quindi decideranno di salvare lei e magari se stessi...
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Romanzo: C’è di peggio. Per i link vari: "reparto" Romanzi... :)
venerdì 20 luglio 2018
Recensione... C'è di peggio

Nemmeno a scuola prendevo voti così alti!
mercoledì 18 luglio 2018
Che stupidi che siamo

Che stupidi che siamo, quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati. Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno.
Le Fate Ignoranti
Ferzan Ozpetek
lunedì 2 luglio 2018
Intervista a Live Social!
Sabato scorso sono stata a LiveSocial, Radio Venezia, per un'intervista: bellissima esperienza! Divertente, poi le ragazze della redazione sono molto simpatiche, carine e lo speaker Matteo, bravissimo, è riuscito a farmi passare l'imbarazzo "da microfono"!
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Le ciliegie e le estati infinite


Mi ricordano i gelati a metà pomeriggio comprati con poche lire in tasca, quelle giuste per il gelato. 200 lire, 500 lire. Le mani appiccicose, le corse velocissime in bici, l'asfalto che bruciava sulle ginocchia sempre sbucciate.
Avevamo magliette bruttissime e non ci badavo, quasi.
Ricordo che si restava nascosti dietro le macchine e che a nascondino si contava fino a 100, ma spesso si barava.
Si suonavano i campanelli per parlare al citofono con gli amici. O si suonavano i campanelli e poi si scappava e basta.
Quelle estati là erano infinite.

E sputavo i noccioli, "gli ossi", dalla terrazza

Barbara
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