🌳L'altro giorno sono uscita, il vento era fresco, ma il sole scaldava. Volevo disinnescare, staccare, insomma uscire di casa.
Se si supera l'argine più in auge per la corsa (del tipo che si corre in fila)... poi si arriva a zone meno battute.
Cammina, cammina... Mi ritrovo davanti a un gregge di pecore, qualche capra e 4 cani da pastore neri, il cane capo si chiama Pablo. E come teneva in riga le pecore, mancava poco e richiamava all'ordine pure me.
I pastori erano 3, partiti da Trento (tutti e 33 trotterellando, Vabbè mi è scappata) con i volti segnati dal vento e dalla terra calpestata.
Abbronzatura da argine (altro che Maldive una settimana), rughe profonde e pochi sorrisi.
- E dove arriverete? Dove andate?
- Fino a dove c'è l'erba, risponde un pastore.
- È dura?
Ha allargato un poco le braccia e ha fatto mezzo sorriso.
Credo intendesse è la mia vita, il mio lavoro.
Chissà che pensava. Magari: che cazz vuole sta qua col cappuccio in testa? 😄
Quella notte avrebbero dormito in una roulotte, in mezzo al prato, tra gli alberi, vicino a un fiume.
(Un po' come nel Circo Lumen del mio romanzo Erbe Matte😊)
Nessun rumore, solo il vento.
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🐑A me sembra una cosa bellissima stare tutto il giorno in mezzo al verde, ai campi...lontana dai rompi CoGLïoNeS. La libertà...
Certo quando piove sarei meno pastore dentro...mmh
😉 Eh no, mannaggia, non mi sono fregata nemmeno una capretta 😭