Comunque, stringendo, le considerazioni post concorsone sono:
Il tizio che dettava le regole a un certo punto ha dichiarato al microfono - I VARCHI SONO CHIUSI, nessuno può più andare in bagno-
"I varchi di luce" ho subito pensato io, citando Paola e Chiara (Festival). Forse avrei dovuto concentrarmi sulle regole e sulle materie del concorsone, ma le associazioni di idee mica le puoi fermare, sono come le onde. Fondamentalmente però la questione più significativa era la pisciarola collettiva.
Con la chiusura del varco di luce, cessava la possibilità di recarsi alla toilette. Per quello pratico la disidratazione prima di affrontare avvenimenti di questo tipo.
Umanità varia: giovani, meno giovani, quelli vestiti bene, quelli che sembravano "appena scesi dal letto", molte ciabatte comode alla moda, quelle costose, o robe simili, qualche marsupio, sguardi disillusi, ansiosi o concentrati.
Il tizio seduto alla mia sinistra, prima che il varco fosse chiuso, praticava invece il pisolino pre-concorso. Occhi chiusi e braccia incrociate sullo stomaco. Non credo stesse meditando.
Uno dei motivi per cui anni e anni fa scelsi di frequentare Scienze della Comunicazione era per l'assenza della matematica, della fisica, dei calcoli, delle percentuali etc.
E che trovo oggi stampato nero su bianco? Un sacco di domande sulle percentuali e su quelle sequenze logiche del tipo "3 11 28 45 63 119...?" Che numero manca?" (Sequenza assolutamente inventata).
No non lo so, io ho fatto Scienze della Comunicazione, pensavo di aver scansato quelle cose ormai e invece... Back to the liceo scientifico. E vi dico solo che faccio ancora quell'incubo alla notte: sono all' Esame di maturità e mi chiedo"perché sono ancora qua? Percheeeé😵
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