lunedì 25 novembre 2019

#noallaviolenzasulledonne

   Le donne che hanno subito violenza spesso si sentono sole, abbandonate e la maggior parte delle volte si vergognano davanti alla famiglia, al marito, al fidanzato... come se si sentissero sporche, non vittime, e in qualche modo colpevoli per aver subito una forma di violenza. Violenza fisica, psicologica... anche in casa.
E qual è il limite? Spesso concediamo una seconda volta, una terza chance, perché magari pensiamo di aver esagerato con le parole e Chi lo sa se alla fine non abbiamo ingigantito la questione... o magari "era terribilmente stressato per il lavoro". Meglio tacere, fare pace... Far passare qualche giorno, cucinare qualcosa di buono, così si calma. 
Sì però le discussioni sono una cosa e ci stanno, ma le sberle, i calci, i coltelli, le minacce sono un'altra questione, un altro girone... C'è un numero da chiamare il 1522, per un aiuto psicologico,  per parlare con qualcuno senza essere giudicate paranoiche o esagerate. E i panni sporchi, quelli sudici,  meglio gettarli che
lavarli in casa...
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Nel libro che ho scritto, "C'è di peggio", sono descritte tre donne forti e fragili allo stesso tempo, subiranno violenze fisiche e psicologiche, ma insieme, con molta forza d'animo e coraggio, riusciranno a farcela, insieme troveranno la forza di affrontare i loro problemi. Non è mai facile e spesso serve un appiglio che sembra difficilissimo da afferrare per uscire dalla bufera, ma bisogna riuscirci, parlare, deve scattare qualcosa  dentro e poi un aiuto si trova 😘

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