martedì 26 gennaio 2021

...Terza parte ...Sanpa

Capitò che uno dei tossicodipendenti storici fu spedito più volte in comunità, per volere suo o dei giudici, ma dalla comunità faceva ritorno altrettante volte. Lo andavano a prendere, ma la mamma lo tratteneva con sé. Negli anni non uscì mai completamente dalla tossicodipendenza, e poi non ce l'ha fatta.
La comunità di San Patrignano viene fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978, a Coriano, in provincia di Rimini.
La domanda centrale di SanPa, ripetuta da diversi intervistati è: “Per fare del bene puoi usare qualunque metodo?"
Vincenzo Muccioli era un omone, alto e imponente, con lo sguardo vivido e intelligente, sapeva parlare, convincere e aveva amicizie potenti. Era molto carismatico, era la figura giusta che serviva a tirare fuori i ragazzi da quella bestia che li consumava dentro e fuori.
Erano solo ragazzi, ne meglio né peggio di tanti altri, avevano avuto la sfiga di finire in un brutto giro o di innamorasi della persona sbagliata. Le famiglie spesso erano impotenti e lo stato li curava col metadone. 
Muccioli ha responsabilità? 
Lo stato lo ha assolto dalle accuse più gravi, non ne era responsabile, non direttamente. Non ci fu mai una sentenza definitiva.
Gli stessi giudici mandavano quei ragazzi nella comunità, lì non costavano, in prigione sì.
Inoltre li toglievano dalle strade, nessuno li voleva vedere.
Nel tentativo di salvare tante vite era accettabile l'uso delle catene? Era considerato lecito picchiare? O magari chiudere un occhio se scappava qualche vittima?
Il metodo di san Patrignano non era la violenza, ma se serviva, un buon padre poteva essere anche molto severo, affermò Muccioli. Altrimenti tanti ragazzi sarebbero scappati e probabilmente ricaduti nella tossicodipendenza, come era accaduto.
Vincenzo Muccioli aveva visto nei tossicodipendenti l'umanità che la vita invece gli aveva strappato; a tutti i costi desiderava salvarli.
Ma più la comunità si ingrandiva, più si perdeva la vera essenza. Certo l'immagine pubblica fa più impressione, rende potenti, ma col tempo si sfuma la verità, l'anima stessa del progetto.
Non più cento ragazzi seguiti direttamente da Muccioli, ma più di mille  controllati da  delegati scelti. Dopo i processi una parte dell'opinione pubblica voleva demolire il fondatore di San Patrignano, ma salvare la comunità.

Sanpa è una storia cruda, un pugno nello stomaco e ci riserva solo verità sospese, non ci dà risposte. Forse non ce ne può essere solo una. 
"Concetti come bene e male, in situazioni così estreme, non possono essere usati in modo assoluti" afferma Fabio Cantelli, ex ospite di San Patrignano e  responsabile della comunicazione.
Di certo Muccioli è stato un uomo che ha segnato nel profondo le vite di migliaia di ragazzi perduti e ha salvato molte famiglie, ritrovando i loro figli ormai smarriti nelle vie scure delle città. E i lati oscuri spesso fanno parte delle nostre vite.


Nessun commento:

Posta un commento