#unastoriella Lucidalabbra Pop Part. 1
💌Il cuore le batteva talmente forte che le orecchie le ronzavano al punto da non farle più percepir la musica nel negozio. Sentiva le guance scottare, tanto che ci si poteva cucinare un uovo fritto. Si guardò allo specchio, sembrava una bambina tutta spiritata per la paura, quelle ragazzine carine, con il cerchietto, i capelli dritti come spaghetti e la t-shirt con i fiorellini, quelle con l'aria da catechismo, da rinchiudere coi matti, con la camicia di forza, un doppio giro di chiave, una spranga per sicurezza e le pillole per farla dormire 20 ore di seguito.
L'oggetto del desiderio era lì, brillante, pop e nessuna commessa nelle vicinanze che controllasse. Ma era necessario apparire serena per non attirare l'attenzione, mantenere un profilo basso, guardare i jeans, gli zainetti... Confondersi con l'ambiente. E invece si sentiva tutti gli occhi addosso, gli sguardi sospettosi delle commesse, della gente perbene, delle guardie che vigilavano. Le sue compagne ci erano riuscite, e tutte a ricreazione (qualche spudorata anche in classe), lo estraevano dall'astuccio e dopo averne annusato il profumo alla vaniglia (o alla variante meno ambita alla fragola) se lo passavano sulle labbra. In classe era l'unica a non possederlo. Continuava a umettarsi le labbra per renderle lucide, ma non erano minimamente paragonabili a quelle delle compagne di classe: labbra brillanti e profumate. Solo un metro la separava dal lucidalabbra, ce n'erano due alla fragola e uno alla vaniglia, ma quest'ultimo era dietro agli altri due. Non era il caso di sottilizzare, doveva prenderne uno al volo e dirigersi all'uscita senza guardare in faccia nessuno. Tastava un jeans strappato fissando i gloss, non poteva più tergiversare, era nel negozio da troppi minuti, almeno 10, un'eternità. Le altre, raccontavano, entravano, sceglievano, prendevano e uscivano dalla porta come delle vere... (continua...)