💌Allora, un po' commedia degli equivoci della Turchia. Mevlut raggiunge il padre a Istanbul per aiutarlo nel suo mestiere di venditore ambulante di Boza, una bevanda tradizionale, poco alcolica.
Durante il matrimonio di un parente Mevlut si innamora di una giovane donna velata, solo scambiandosi un fugace sguardo. Il cugino gli assicura che delle tre figlie di uno zio (sono in 20mila parenti) sicuramente si è innamorato di Rayiha.
Inizia a scriverle tantissime lettere, ma non riceverà mai una risposta. Mevlut era di bell'aspetto e piaceva alle donne, di solito.
Dopo 3 anni(mica come adesso che si vuole tutto subito, comunque in effetti 3 anni sono tantini)con la complicità del cugino, Mevlut decide di rapirla in una notte di tempesta, visto che Rayiha vive rinchiusa nella casa paterna. I due futuri sposi si trovano finalmente insieme in un furgone verso Istanbul.
Ma, c'è un ma grosso come una casa, un lampo illumina il volto di Rayiha: non è lei la ragazza di cui Mevlut si è innamorato, è sua sorella. Super pacco. Chi lo ha ingannato e perché?
Comunque sia, ormai che ci sono, tra i due protagonisti inizierà una lunga storia d'amore, insieme con tutti i ventimila parenti e amici(e le loro beghe) in una Istanbul in continua trasformazione.
Avranno due bambini e, con l'ottimismo che lo caratterizza, Mevlut difenderà sempre la sua felicità. Nel frattempo Samiha, la sorella, quella bella, scappa con un uomo diverso dal marito a cui era destinata. In famiglia erano così...
Istanbul è l'altra protagonista del romanzo, tra le vecchie tradizioni che lentamente sfumano e il futuro che l'attende.
“Negli ultimi venticinque anni Istanbul era così cambiata che a Mevlut queste storie dei suoi esordi adesso suonavano come favole antiche."
🍉A me il libro è piaciuto, consiglio.😊
📸 Instagram: barbara.raymondi