Fa freddo e non ho abbastanza stimoli per voler uscire di casa, che so, ritirare un premio in Svezia, ma anche solamente la sveglia premio del
Mulino Bianco recapitata in posta dopo una ventina d'anni d'attesa (o
più? Meglio non indagare). Quindi capita di passare le serate nebbiose
tipiche da Pianura Padana in divano a guardare film, a leggere o a vegetare con un succo Tropical in mano, che con la cannuccia fa anche un po' cocktail di benvenuto.
Anche recuperare il cellulare sul tappeto
quando arrivano messaggi mi risulta uno sforzo non da poco...
poi se il telefono è in carica, quindi troppo lontano, sono tagliata fuori dal mondo.
Comunque l'altra sera guardavo un film, no, non proprio un film mi auto denuncio, confesso: è una fiction.
Ma non di quelle tipo: tutto l'amore all'improvviso o la detective in
rosa. Ammetto che la guardo perché c'è un attore italiano che mi piace.
No, non sono Argentero, Bocci etc etc. A me il vicequestore Rocco Schiavone,
con i suoi modi ruvidi, con le parolacce che dice, con gli scatti d'ira
da disadattato in Valle D'Aosta piace. In realtà mi sta simpatico Marco Giallini, ecco il motivo per cui guardo Rocco Shiavone, l'ho detto. E no, ammetto l'ignoranza, non ho letto i romanzi.
Dicevo, l'altra sera ero lì che guardavo il vicequestore e sento di dover comunicare a mia mamma la novità: il fatto che mi piace questo attore italiano. Riesco a recuperare il cellulare da sotto al divano, era finito lì per qualche strano motivo, roba di campi magnetici, forse un episodio di poltergeist. Scendo dal divano, infilo il braccio sotto che non ci passa bene, dopo contorsioni varie e slogatura del polso recupero il telefono e
Anche recuperare il cellulare sul tappeto
quando arrivano messaggi mi risulta uno sforzo non da poco...
poi se il telefono è in carica, quindi troppo lontano, sono tagliata fuori dal mondo.
DISAGIO |
Dicevo, l'altra sera ero lì che guardavo il vicequestore e sento di dover comunicare a mia mamma la novità: il fatto che mi piace questo attore italiano. Riesco a recuperare il cellulare da sotto al divano, era finito lì per qualche strano motivo, roba di campi magnetici, forse un episodio di poltergeist. Scendo dal divano, infilo il braccio sotto che non ci passa bene, dopo contorsioni varie e slogatura del polso recupero il telefono e
invio il messaggio.
Cosa poteva accadere di così terribile?
C'è un vicequestore che indaga su un omicidio in Valle D'Aosta, il peggio è fatto, al massimo Schiavone può fumarsi una canna o mandare a fanculo qualcuno. Magari un passante può scivolare sulla neve.
E invece... qual era la cosa più imbarazzante che sarebbe potuta accadere un secondo dopo l'arrivo del messaggio? Che il vicequestore incontrasse la presunta fidanzata e che si ficcassero dentro una sgabuzzino a fare roba di cattiveria.
C'è una situazione che esula dall'età e dalla residenza: ed è trovarsi con i genitori davanti alla Tv mentre i protagonisti dei film fanno sesso, più o meno spinto.
Che
siano baci lenti con la lingua da commedia americana, che Ridge decida
di copulare con qualche donna della famiglia o meno, che Ian e Mickey di
Shameless si amino senza riserve e pudori... ogni volta rimango (o rimanevo) immobile per l'imbarazzo vicino a mamma. Se c'era pure mio papà peggio ancora. Se poi ero seduta tra loro, il disagio mi ottenebrava la mente. Entravo in paranoia, forse addirittura trattenevo il respiro per sparire. Ricordo ancora la scena di Non ti muovere,
e chi si muoveva? Ero paralizzata. Incollata al divano desideravo solo
che Castellitto mollasse la povera Penelope Cruz. E basta, lasciala in
pace sta poveraccia, che sei pure sposato! Che si fa in quei casi?
Fingere disinteresse mentre dentro ci si angoscia? Ma quando finiscono di ingropparsi sti due?
Cambiare canale? Ma così è come ammettere l'imbarazzo.
Parlare per distrarre? E che si dice in quei casi e con che tono di voce? Tipo: C'è una probabilità di pioggia del 35% oggi, pensa eh. Simulare indifferenza guardando distrattamente il cellulare?
Alzarsi e andare via? Fuggire sì, ma dove? Si attirerebbe troppo l'attenzione.
Non ho una risposta, nè una soluzione. Ho fatto una breve indagine sabato sera, tra un meloncello* e l'altro, e la cosa accomuna(va) un po' tutti. Le ragazze si angustiano di più, i maschi sono più fatalisti, aspettano il salvifico cambio scena. Siamo noi femmine ad essere più paranoiche comunque, ma va?
Alla fine comunque tutti attendiamo che finisca la tortura psicologica a cui si è sottoposti.
Quanto imbarazzo ho provato dentro di me in questi anni con la mamma al mio fianco... Sembrava che nei film non aspettassero altro, si era lì tranquille e a tradimento iniziava l'eterno supplizio. Tra l'altro creando aspettative romatiche notevoli in noi giovani fanciulle.
La scorsa sera a distanza ho rivissuto per un momento l'estremo disagio, avevo scritto a mia mamma di girare sul due e Schiavone ha iniziato a darsi da fare. Per fortuna poi s'è dato una calmata e mia madre molto diplomaticamente mi ha scritto: Ma non ti piacevano Brad Pitt, Daniele De Rossi e Ryan...**? Pure Schiavone adesso? Ma quante parolacce dice?
La prossima volta lascio il telefono sotto al divano.
Barbara
C'è un vicequestore che indaga su un omicidio in Valle D'Aosta, il peggio è fatto, al massimo Schiavone può fumarsi una canna o mandare a fanculo qualcuno. Magari un passante può scivolare sulla neve.
E invece... qual era la cosa più imbarazzante che sarebbe potuta accadere un secondo dopo l'arrivo del messaggio? Che il vicequestore incontrasse la presunta fidanzata e che si ficcassero dentro una sgabuzzino a fare roba di cattiveria.
C'è una situazione che esula dall'età e dalla residenza: ed è trovarsi con i genitori davanti alla Tv mentre i protagonisti dei film fanno sesso, più o meno spinto.
Messaggio Subliminale |
Cambiare canale? Ma così è come ammettere l'imbarazzo.
Parlare per distrarre? E che si dice in quei casi e con che tono di voce? Tipo: C'è una probabilità di pioggia del 35% oggi, pensa eh. Simulare indifferenza guardando distrattamente il cellulare?
Alzarsi e andare via? Fuggire sì, ma dove? Si attirerebbe troppo l'attenzione.
Non ho una risposta, nè una soluzione. Ho fatto una breve indagine sabato sera, tra un meloncello* e l'altro, e la cosa accomuna(va) un po' tutti. Le ragazze si angustiano di più, i maschi sono più fatalisti, aspettano il salvifico cambio scena. Siamo noi femmine ad essere più paranoiche comunque, ma va?
Alla fine comunque tutti attendiamo che finisca la tortura psicologica a cui si è sottoposti.
Quanto imbarazzo ho provato dentro di me in questi anni con la mamma al mio fianco... Sembrava che nei film non aspettassero altro, si era lì tranquille e a tradimento iniziava l'eterno supplizio. Tra l'altro creando aspettative romatiche notevoli in noi giovani fanciulle.
La scorsa sera a distanza ho rivissuto per un momento l'estremo disagio, avevo scritto a mia mamma di girare sul due e Schiavone ha iniziato a darsi da fare. Per fortuna poi s'è dato una calmata e mia madre molto diplomaticamente mi ha scritto: Ma non ti piacevano Brad Pitt, Daniele De Rossi e Ryan...**? Pure Schiavone adesso? Ma quante parolacce dice?
La prossima volta lascio il telefono sotto al divano.
Barbara
*Spiego il perché del meloncello: era offerto ed era dolce.
**Gosling
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