🌵"Il lavoro non c'era, e quando c'era la deprimeva. Doveva mettere da parte le sue ambizioni, le sue abilità, perché non l'avrebbero considerata, l'avrebbero cestinata senza nemmeno incontrarla, non aveva conoscenze o parenti influenti. Doveva puntare a lavori semplici, come se fosse stato facile pure trovare quelli. Ma doveva sbrigarsi, la mancanza di uno stipendio
cominciava a farsi sentire prepotente.
L'Italia era la vera terra estrema, altro che l'Alaska."
🌙Il Covid ci ha resi tutti precari, è molto democratico anche in questo. Nel senso che chiunque è in balia di situazioni incerte, aleatorie, e non solo a livello lavorativo... Si vive nell'incertezza costante, giornate buie, giornate in cui si ha più coraggio. In cui ci si consola che tutto andrà bene, o al contrario, ci si rassegna perdendo la forza di reagire.
Il precario lo vive tutti i giorni, magari per anni... Non sa se potrà pagare l'affitto, magari le rate della macchina, gli alimenti alla moglie. Non sa se rivedrà gli amici, i colleghi, l'amante...
Magari non potrà programmare un viaggio, o mettere via qualche soldo.
Le decisioni spesso si rimandano a domani, a dopodomani... Chiedendosi: sarà la cosa giusta? E intanto i giorni passano. Quando si ha molto tempo, ci si fanno anche tante domande.
E io di precariato ne so abbastanza!
Ci vuole tanto coraggio, ma anche una sana botta di culo non sarebbe male di sti tempi.
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❣️ Grazie a chi l'ha letto e a chi lo sta leggendo 😘
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