mercoledì 12 maggio 2021

Mi scusi Signorina...

🌸A Frattamaggiore l'invito dei medici ai pazienti perché si abbandoni la tendenza di chiamare "signorine" le dottoresse. "Negli stessi corridoi gli uomini vengono chiamati dottori", spiegano. Il termine "signora" e "signorina" si sentono anche in tv, o in politica, negli studi professionali, dove l'uomo è il dottore e la donna non può che essere la sua  segretaria, l'assistente o appunto la "signorina".
Credo che forse molti anziani non lo dicano per evidenziare e far emergere il famigerato "gender gap" e  non vogliano mancare di rispetto, ma posso capire che alla lunga alle interessate possa dar fastidio.
A me è successo durante uno dei famosi contratti precari, magari le persone più anziane(ma non solo) si rivolgevano a me proprio con quel -scusi signorina-, ma quasi sempre erano educati e quindi per me non rappresententava un problema. Anche nello stesso luogo di lavoro spesso i colleghi badano di più al fatto che sei una "donna"...
Un giorno però una signora inizia a rivolgersi a me con il classico tono da acida stronza. Parla parla, io scelgo la via dell'ascolto, annuisco... Quando questa mi fa- Signorina, mi capisce, io parlo, ma lei comprende? Che titolo di studio ha?- E lì hai due possibilità o le rispondi male del tipo: "a parte che sono cazzi miei"(!) Etc o le rispondi e chiarisci che: sì, addirittura la capisci mentre parla, e poi la sorprendi con il titolone (per lei). Che poi non è garanzia, sinonimo di intelligenza o di cultura il titolo di studio, ovvio.
Altro che "signorina", c'era tutta una folkloristica gamma di parolacce che mi si leggevano in faccia...🤬
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☔Comunque a  prescindere dal ruolo e dal titolo di studio, credo che l'importante sia l'educazione, niente di nuovo insomma.

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