Romanzo di 95 pagine.
Trama: non è che ci sia una vera e propria trama, ma è un libro carino, scorrevole e particolare. Non succede granché in realtà, se dovessi spiegarlo in due righe, stringendo tanto, direi che per caso un giorno la Regina d'Inghilterra (anzi ex regina, ops) scopre l'esistenza dei libri e da quel momento la sua vita non sarà più la stessa.
I suoi cani, invece di entrare a palazzo, girano l'angolo e corrono verso una biblioteca circolante. La sovrana incontra Norman, un ragazzo bruttino che lavora nelle cucine e che pare essere l'unico lettore lì a Palazzo, l'unico a conoscere il reale valore di quegli strani oggetti chiamati libri. Sarà lui inizialmente a consigliarle molte letture e per questo sarà allontanato dall'entourage.
Le biblioteche di Palazzo ovviamente sono piene di libri preziosissimi, ma dai tempi di Giorgio III nessuno ne legge uno.
La letteratura, afferma la Regina, manca assolutamente di deferenza: "I libri se ne infischiavano di chi li leggeva; e se nessuno li apriva, loro stavano bene lo stesso. Un lettore valeva l'altro e lei non faceva eccezione".
Il romanzo sembra raccontare la storia di chiunque inizi ad avvicinarsi ai libri, affrontandoli prima con diffidenza, magari con difficoltà... fino a esserne completamente conquistato.
Così tra un obbligo reale e l'altro la Regina impegna il suo tempo libero leggendo; iniziando quindi a porsi dubbi e a cercare risposte, fino a notare attorno a sé sfumature nuove e diverse... Fino a cambiare prospettiva. Questione che genera timore e sospetti tra i vari segretari privati e primi ministri. La regina sarebbe potuta diventare imprevedibile, avrebbe potuto creare imbarazzi con le sue domande e le sue intuizioni, soprattutto durante i ricevimenti ufficiali. In effetti... fino all'ultimo colpo di scena..
.
#lasovranalettrice #book #libri #leggere
📸 Instagram: barbara.raymondi
Nessun commento:
Posta un commento